martedì 9 luglio 2013

Iran ha lanciato il proprio servizio di posta elettronica interno gestito dallo Stato



L’Iran ha lanciato il proprio servizio di posta elettronica interno gestito dallo Stato. Lo ha annunciato il Ministro dell’Informazione e della Comunicazione Tecnologica iraniano, Mohammad Hasan Nami, alla tv di Stato iraniana.
“D’ora in poi – ha spiegato il ministro – a ogni iraniano verrà assegnato un indirizzo mail individuale che dovrà essere impiegato per la comunicazione elettronica con le agenzie governative”. Una decisione presa per migliorare le interazioni e la comunicazione tra il governo il popolo. Almeno è stata questa la motivazione ufficiale, ma non è chiaro se in realtà si tratta di un modo per rafforzare i controlli sulla rete.
Al momento il Ministero non ha precisato se queste mail dovranno essere usate obbligatoriamente o meno, e come l’introduzione di un nuovo provider di posta elettronica influirà sulla privacy dei cittadini iraniani. Intanto a ciascuno sarà assegnato un indirizzo mail con il dominio “mail.post.ir”, mentre in tutto il Paese sono già stati istituiti i primi data center, al fine di supportare il nuovo sistema.
L’Iran ha discusso per anni sulla creazione di un proprio servizio di posta elettronica interna, con l’obiettivo di contrastare i provider stranieri di posta elettronica come Gmail e Yahoo.
Le statistiche ufficiali mostrano che circa la metà degli iraniani usufruisce della Rete, nonostante i continui tentativi di blocco e filtraggio imposti dalle autorità. Nel 2012 gli utenti iraniani che hanno utilizzato Internet sono stati 42 milioni, secondo l’ultimo rapporto pubblicato da InternetWorldStats.com
Al momento, le dichiarazioni rilasciate dal neo presidente eletto Hassan Rouhani qualche giorno fa, sulla necessità di allentare il filtraggio della rete e i controlli multimediali da parte delle autorità, non hanno avuto alcun effetto.

giovedì 4 luglio 2013

IRAN: 25 ESECUZIONI IN DUE GIORNI




 25persone sono state impiccate tra ieri e oggi in Iran, per diversi crimini. 
I primi quattro prigionieri sono stati impiccati oggi nel carcere Rajai Shahr di Karaj. Lo rende noto l’organizzazione Iran Human Rights, secondo cui i quattro erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio. Tre di loro sono stati identificati come "Mohammad Jafari", "Ali Yadegari" e "Karim Taraj".
Il 2 luglio, 21 prigionieri sono stati impiccati nel carcere Ghezel Hesar di Karaj, hanno reso noto fonti vicine a Iran Human Rights (IHR).
Dei 21 impiccati, 17 erano detenuti nello stesso carcere di Ghezel Hesar, mentre altri 4 erano stati trasferiti da altre prigioni.
In particolare, un giustiziato identificato come "Mohsen Jahanbakhsh" era stato trasferito dal carcere di Rajai Shahr.
Jahanbakhsh era nato nel 1977 ed era stato condannato dal giudice Salavati, che lo aveva riconosciuto colpevole di Moharebeh (guerra contro Dio) per partecipazione ad una rapina a mano armata.
La sua famiglia non è stata informata dell’esecuzione e non è stata quindi in grado di incontrarlo un’ultima volta.
Non sono note le identità degli altri impiccati, per la maggior parte riconosciuti colpevoli di Moharebeh, “corruzione sulla Terra”e reati legati alle droghe. (Fonti: Iran Human Rights, )