venerdì 25 ottobre 2013

La persecuzione delle donne della resistenza iraniana a Camp Ashraf e Liberty

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede del Partito Radicale, esponenti del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transparito, Nessuno tocchi Caino e Non c’è Pace senza Giustizia hanno sostenuto l’appello del Consiglio Nazionale della resistenza iraniana per la liberazione delle 7 persone, di cui 6 donne, sequestrate dalle forze irachene il 1° settembre durante l’attacco armato a Camp Ashraf nel corso del quale sono state sommariamente giustiziate 52 persone con un colpo alla nuca.
Le 7 persone, secondo recenti notizie, si trovano nel carcere al-Huot nella zona aeroportuale di Baghdad e rischiano seriamente di essere estradate in Iran
Decine di appartenenti alla resistenza iraniana, in Iraq come a Ginevra, Londra, Ottawa, Berlino e Melbourne hanno avviato una iniziativa nonviolenta di sciopero della fame che dura dal 1° settembre 2013. Nel corso della conferenza stampa, Faride Karimi, responsabile diritti umani per il Consiglio resistenza iraniana, si è rivolta al Ministro degli Esteri Emma Bonino, affinchè si attivi per la liberazione dei 7 ostaggi.

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